Stava tornando dalla palestra dove era addetta alle pulizie. Dall'Istituto un indennizzo di 10mila euro per il danno biologico subìto. L'avvocato generale ha ribadito che: "I rischi tutelati dalla legge attengono a tutte le condizioni di percorrenza del tragitto, e non solo a quelle legate alla circolazione stradale L'Inail comunica di aver riconosciuto l'infortunio in itinere a una donna straniera, violentata a Milano mentre usciva dalla palestra dove lavorava come addetta alle pulizie. Da un punto di vista strettamente giuridico tale riconoscimento rappresenta una declinazione del principio generale relativo agli infortuni in itinere disciplinato dall'articolo 12 del decreto legislativo n. 38/2000, che tutela il lavoratore contro tutti i rischi legati alla strada, durante il percorso dal luogo di abitazione a quello di lavoro e viceversa. La donna stava rincasando quando, nel tragitto, venne aggredita e stuprata da uno sconosciuto: ciò le ha procurato, successivamente, ripetute crisi di panico e uno stato crescente di depressione tali da rendere necessario il ricorso alla psicoterapia. L'Istituto ha dunque indennizzato le giornate di assenza giustificata dal luogo di lavoro ma ha anche versato alla donna 10mila euro a seguito del danno biologico subìto: non solo quello all'integrità fisica, ma anche per le gravi conseguenze di carattere psico-emotivo. Secondo quanto disposto dal legislatore, si definisce "infortunio in itinere" l'infortunio occorso "durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro". In tale accezione sono ricomprese nella tutela tutte le modalità di spostamento (a piedi, su mezzi pubblici, su mezzo privato "necessitato", su percorsi misti), se il tragitto è collegato ad esigenze e finalità lavorative. Sono escluse le situazioni che possono essere ricondotte a ipotesi di "rischi elettivo": per esempio, l'uso non necessitato del mezzo privato, le interruzioni o le deviazioni del normale percorso anch'esse non necessitate, oppure condotte colpevoli quali l'abuso di alcolici, ecc.