Lo studio, “Localizzazione degli incidenti stradali 2016”, analizza i 36.885 sinistri che si sono verificati lo scorso anno sulle nostre strade
Dall’analisi sull’incidentalità eseguita sui 55.000 chilometri della rete stradale italiana risulta che 7,5 incidenti su 10 avvengono sulle vie cittadine, 2,5 sulle extraurbane e che gli incidenti sono numericamente in crescita su tutti i tipi di strade (+2% autostrada, +1,2% extraurbane, +0,5% urbane), mentre diminuisce il numero dei morti (-10,2%) e dei feriti (-0,4%) sulle autostrade. Nelle vicinanze dei grandi centri urbani, si confermano quelle a maggiore densità di incidenti.
Per quanto riguarda la tipologia dei veicoli coinvolti, l’analisi evidenzia come quelli a due ruote (biciclette comprese), siano interessati nel 24% degli incidenti stradali. L’indice di mortalità delle due ruote è molto più elevato di quello delle quattro ruote: più di 1,5 morti ogni 100 mezzi coinvolti in incidente, per motocicli e biciclette, rispetto allo 0,66 Delle auto.
Nello studio sono segnalati i tratti più pericolosi delle statali che vedono in testa nel rischio per le due ruote, la SS 011 Padana Superiore, seguita dalla SS 009 via Emilia e dalla SS 233 Varesina.
L’analisi completa e dettagliata effettuata dall’Automobile club ’Italia è disponibile sul portale www.lis.aci.it, ed è articolata in due sezioni distinte, una contenente i dati generali di incidentalità e l’altra specifica sulla localizzazione degli incidenti stradali che si sono verificati sulla rete viaria principale. (fonte ACI)